Teatro

'Genius loci', lo stabile regionale ricorda il terremoto in Friuli

'Genius loci', lo stabile regionale ricorda il terremoto in Friuli

Nel quarantesimo anniversario del terremoto che devastò il Friuli, il Teatro Stabile FVG produce uno spettacolo fatto di testimonianza e riflessione: scritto e diretto da Andrea Collavino con Omero Antonutti, Riccardo Maranzana e Maria Grazia Plos, andrà in scena all'interno della Caserma Manlio Feruglio di Venzone il 28 maggio.

Quel terremoto, “l’Orcolat” (così in lingua friulana) delle ore 21.01 del 6 maggio 1976 cancellò un mondo e fissò un momento che cambiò la storia, rimanendo nella memoria per sempre: così nasce Genius loci - dov’era... com’era. A quarant’anni dal terremoto, una produzione del Teatro Stabile FVG che andrà in scena in anteprima sabato 28 maggio nella caserma “Manlio Feruglio" di Venzone, sede di reggimenti Alpini.

Scritto e diretto da Andrea Collavino e interpretato da un cast eccellente capitanato dal grande Omero Antonutti e completato da Maria Grazia Plos e Riccardo Maranzana (attori della Compagnia Stabile del Teatro), rappresenterà un’opportunità di riflessione e di ricordo, proprio a Venzone, paese simbolo della ricostruzione.

Lo spettacolo, nato per ricordare il quarantesimo anniversario del terremoto, si sviluppa attraverso tre importanti linee basate sulla voce: innanzitutto quella musicale del canto, profondamente emozionante, eseguita dalla Corale “Renato Portelli”: si tratta di un elemento portante, capace di interagire con la narrazione e di sostenerla. Poi c’è la dimensione degli attori e del narratore, che danno voce a una storia parallela, che nell’ordine della metafora ci racconta di un terremoto avvenuto nell’antichità ai tempi della Guerra di Troia.

A questa dimensione lontana, lirica eppure così viva, s’intreccia la potente verità delle voci del 1976 – terza linea dello spettacolo – raccolte con grande sensibilità dallo stesso Collavino e da Renato Rinaldi: voci di persone che hanno sofferto sulla propria pelle il terremoto del Friuli, testimonianze dirette di abitanti dei paesi devastati dal sisma, interventi di sismologi dell’OGS-Istituto Nazionale di Ocenografia e Geofisica di Trieste, come Livio Sirovich e Dario Slejko, che per primi lo “misurarono” e ne localizzarono l’epicentro; a loro si aggiungono le voci concitate dei radioamatori che si rincorrevano nel tentativo di portare più informazioni e aiuto possibile con i loro fondamentali ponti radio.